Acufeni

A cura di Antonella Albano

Lavorando con chi ha l’acufene la prima cosa che ho notato è che ciascuno è assolutamente unico e il trattamento deve essere individualizzato perché lo stesso rimedio non vale per tutti.

In generale posso dire che la visita dall’otorino è obbligatoria per scongiurare lesioni e per accertarsi che dal punto di vista fisiologico stia tutto nella norma. Sicuramente i rumori della discoteca, i fastidiosissimi sibili per alcuni impercettibili, ma anche il traffico metropolitano presente tutto il giorno e anche nelle ore del sonno, mandano i martelletti in vibrazione attivando l’acufene (e ciascuno ha il proprio con forma e intensità diverse). A questo va aggiunta la presenza di un muscolo interno all’orecchio collegato con il collo e i martelletti che può contrarsi e far vibrare i martelletti, e ecco lì l’acufene che si affaccia. Perché il muscolo si contrae? Come tutti i muscoli la contrazione serve al movimento. Perché non si decontrae e va in contrattura? Per movimenti sbagliati ma anche per tensioni legate soprattutto all’ansia o ad una forte depressione. Per ansia e depressione non intendo rigide diagnosi psichiatriche ma delle risposte emotive a situazioni di vita più o meno stabili, eventi occasionali o situazioni stabili, direi storiche. Dietro a quello che alcuni definiscono stress ci sono prevalentemente queste due emozioni (nella nostra società spesso l’ansia viene facilmente alimentata). In fine, giusto per considerarle tutte, poi a ciascuno il proprio caso, spessissimo l’acufene alimenta l’ossessività che a sua volta alimenta l’acufene, in questo modo nel tempo invece di passare diventa un fedele amico più o meno fastidioso ma sempre presente.

Orecchio medio
Orecchio medio

Quindi in ordine è bene: fare una visita dall’otorino, evitare suoni forti, riposare/rilassare tutto il corpo in particolare la zona cervicale (ottimo il bagno turco, ma questa è una scelta del tutto personale, si può optare per massaggi, doccia calda…), imparare a gestire le risposte emotive in modo che esistano ma che non diventino invalidanti e qui se non ci si riesce da soli si può chiedere un aiuto psicologico, considerando che non si deve fare una psicoanalisi di 15 anni, ma magari può essere necessario un intervento mirato di pochi mesi.

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Biglietto da visita
Nome
Psic. dott.ssa Antonella Albano cell.320.8179699